Il 4 settembre la sonda BepiColombo, missione congiunta di ESA e JAXA, ha compiuto un flyby del pianeta Mercurio a distanza molto ravvicinata, arrivando a sorvolarne la superficie da appena 165 km (un record tra i flyby finora effettuati dalle sonde che hanno esplorato i pianeti del sistema solare). BepiColombo dovrebbe finalmente entrare in orbita attorno al pianeta nel 2026.
Il 4 settembre passato la sonda interplanetaria BepiColombo, una missione delle agenzie spaziali europea (ESA) e giapponese (JAXA), ha sorvolato Mercurio arrivando ad appena 165 km dalla sua superficie: un record tra i flyby compiuti dalle sonde sui pianeti del sistema solare.
BepiColombo dovrebbe entrare in orbita attorno al pianeta più interno del nostro quartiere cosmico nel 2026, dopo un viaggio durato otto anni e una serie di flyby simili: uno sulla Terra, due su Venere e sei sullo stesso Mercurio. Questi incontri a breve distanza servono da manovre di «rimpallo gravitazionale», per sfruttare la gravità dei pianeti e aggiustare il cammino della sonda in vista del suo ingresso nell’orbita di Mercurio.
Le tre telecamere di monitoraggio della sonda, M-CAM 1, 2 e 3, hanno ripreso un totale di 128 immagini che sono state poi combinate in uno spettacolare timelapse (guardalo qui). Lo scopo primario era fotografare antenne e bracci del veicolo spaziale, chiaramente distinguibili nelle foto.
Le M-CAM hanno iniziato a riprendere immagini vari giorni prima del flyby, mentre Mercurio è comparso per la prima volta nel campo visivo il 4 settembre a mezzanotte meno dieci, ora italiana, con la sonda a circa 191 km dalla sua superficie. Il pianeta è rimasto visibile per circa un giorno, finché non è sparito nuovamente il 5 settembre, con BepiColombo ormai a 243 000 km di distanza.
La superficie di Mercurio ripresa dalla BepiColombo alle 23:53 CEST da una distanza di circa 355 km. L’immagine è stata acquisita dalla M-CAM 2 del Mercury Transfer Module. Risalta il bacino Vivaldi, ampio 210 km e contornato da un anello di picchi, che deve il suo nome al celebre compositore italiano.
Crediti: ESA/BepiColombo/MTM (CC BY-SA 3.0 IGO)
Oltre alle apparecchiature della sonda, le foto rivelano interessanti caratteristiche superficiali di Mercurio, incluso l’inesplorato polo sud, obiettivo di future osservazioni approfondite da parte di BepiColombo. Di questo mondo arido e desolato, ma a suo modo estremamente affascinante, restano infatti moltissime cose da scoprire.
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ESA/BepiColombo/MTM (CC BY-SA 3.0 IGO)